Il film "Babbaluci" si presenta a Raffadali

“Babbaluci”, il lungometraggio umoristico scritto e diretto da Raimondo Moncada, sarà presentato e proiettato questo fine settimana anche a Raffadali. L’iniziativa è promossa dal sindaco Silvio Cuffaro e dall’Assessore alla Cultura Angelo Salemi e rientra tra le manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale per la fine dell’anno. Il film “Babbaluci”, prodotto dall’associazione culturale “Emanuela Loi” di Agrigento, sarà presentato e proiettato domenica prossima, 27 dicembre 2009, alle ore 21,00 al palatenda allestito in piazza Progresso. Saranno presenti, tra gli altri, l’autore Raimondo Moncada, il presidente dell’Associazione “Emanuela Loi” Fabio Fabiano e alcuni attori del cast, molti dei quali di Raffadali tra cui: Enzo Alessi, Lucia Alessi, Pino Faseli, Elias Vella, Tonina Rampello, Silvana Gacioppo, Ninetta Inglima, Giovanni Ferro, Anfonso Gueli, Maria Bruno, Gianni Casà, Luna Moncada, Francesca Fregapane, Alessandro Gueli, Angela Nocera e gli elementi della locale banda musicale “Luigi Parisi” diretta dal maestro Filippo Ragusa. A presentare l’iniziativa, per l’Amministrazione comunale, ci sarà l’assessore alla Cultura Angelo Salemi.
L’ingresso per la visione di “Babbaluci” è gratuito.
“Babbaluci” prosegue così il tour di presentazioni e proiezioni. Si ricordano alcune tappe: il film è stato selezionato e proiettato al festival nazionale di cinema ironico “Comedy September” di Monsummano Terme (Pistoia), allo “Sciacca Filmfest” e presentato alla rassegna di Arte e Cultura Siciliana “Ignazio Buttitta” di Favara e a Joppolo Giancaxio.
Il film umoristico di Raimondo Moncada, liberamente ispirato al libro umoristico “Ti tocca anche se ti tocchi” dello stesso autore, ha al centro le corna e il gossip popolare sul tradimento coniugale.
Il lungometraggio ha una durata di cinquanta minuti.

Babbaluci al “Buttitta” di Favara

I “Babbaluci” sono per antonomasia lenti ma arrivano sempre. Saranno forse le corna a dare loro la forza per andare avanti e vincere il tempo e nel tempo. Succede anche per i capolavori della cinematografia nostrana amatoriale realizzati con i miliardi della sola passione. Arrivano sempre.
Il film “Babbaluci”, scritto e diretto da Raimondo Moncada e prodotto dall’Associazione “Emanuela Loi” procede il suo cammino. Il cortometraggio sbarca a Favara, comune della provincia di Agrigento che ha dato i natali ad alcuni degli attori del cast. La pellicola sarà presentata e proiettata all’interno di una delle sale dell’antico Castello Chiaramonte sabato, 5 dicembre 2009, alle ore 17, nell’ambito della settimana di manifestazioni legate al premio di Arte e Cultura “Ignazio Buttitta” organizzato dal centro culturale “Renato Guttuso con il patrocinio del comune di Favara.
Alla presentazione di “Babbaluci” interverranno tra gli altri, l’autore e regista del film Raimondo Moncada, il presidente dell’Associazione “Emanuela Loi” Fabio Fabiano, lo scrittore e regista Enzo Alessi (uno degli attori), l’assessore alla Cultura del Comune di Favara Antonio Patti e il presidente del centro culturale “Renato Guttuso” Lina Urso Gucciardino.
La presentazione del film “Babbaluci” anticiperà di qualche giorno la manifestazione conclusiva dell'articolato e ricco programma del premio dedicato al grandissimo e sanguigno poeta siciliano di Bagheria. L’8 dicembre, infatti, sempre al Castello Chiaramonte, ci sarà la consegna dei premi letterari e del premio speciale della 11esima edizione del Premio “Arte e Cultura siciliana Ignazio Buttitta”.
Tra i vincitori del premio speciale, la testata giornalistica Teleacras, Margherita Riolo, l’Istituzione “Alessio Di Giovanni”, Giuseppe Lentini alla memoria, il periodico “ Malgrado tutto ” e la casa circondariale “Petrusa” di Agrigento.
Questi, invece, i vincitori dei riconoscimenti letterari: il premio di poesia sarà consegnato a Florinda Maragliano di Bologna, il premio giovani poesia a Crapa Catenana dell’Istituto Ipa di Favara, il premio per la sezione “Cuntu” a Salvatore Maragliano di Raffadali. Per la sezione Libri, il premio sarà atribuito a Piero Carbone.